mercoledì 29 aprile 2009

Come si forma la prima pagina di un giornale

La prima pagina di un giornale si forma:
mettendo in alto la testata (il nome del giornale),
mettendo ai lati della testata le manchette,
mettendo a sinistra l' editoriale,
mettendo al centro il titolo principale,
mettendo le civette.


Fatima Sarhir VINCENZO RAIMONDO

Come si forma la prima pagina di un giornale

Oggi abbiamo parlato di come è formato un giornale.
Il giornale è formato da :
TESTATA,
EDITORIALE,
TAGLIO ALTO
TAGLIO MEDIO
TAGLIO BASSO

FATTO DA:FABRIZIO FALCO E DA MARTINA BAGLIERI

Come si forma la prima pagina di un giornale

Come si forma la prima pagina

Oggi insieme a Santina abbiamo imparato come formare la prima pagina del giornale.
Santina ci ha insegnato come scrivere e creare la prima pagina del giornale quindi
ci ha consegnato delle schede per costruire la prima pagina del GIORNALE.
Il giornale è formato dalla testata che è il suo nome,poi le mancette che sono
delle pubblicità accanto alla testata, l'articolo centrale che è quello più importante,
poi c'è l'editoriale che è in'alto a sinistra è non si racconta il un fatto ma si commenta,
poi ci sono gli rticoli del taglio basso.
La prossima settimana Santina ci insegnerà a comporre un articolo intero.

LUIGI F.e CONCETTA I.

COME SI FORMA LA PRIMA PAGINA DI UN GIORNALE

Santina ci ha spiegato come è formata la prima pagina di un giornale e come si ordinano gli articoli.
Ci ha detto che il nome del giornale è sempre scritto grande in alto e ai suoi lati ci sono le manchette ( la pubblicità);l'articolo più importante è sempre scritto al centro della prima pagina,occupa molto spazio e ha sempre una foto; a sinistra c' è l' editoriale che è formata da una colonna dove il giornalista scrive le sue riflessioni;in basso ci sono le civette che sono le notizie meno importanti;infine c' è l' appendice o fondo che è l' articolo che chiude la pagina.

Sara L.& Bruna V.

Come i forma la prima pagina di giornale

Oggi Santina ci ha spiegato come si fa la prima pagina di un giornale.Ci ha spiegato che la parte più importante del giornale il titolo,che serve ad attirare l'attenzione del lettore.Le notizie più importanti sono sistemate in base alla loro importanza.L'editoriale é la riflessione del giornalista e li vanno le affermazioni e le spiegazioni che secondo la giornalista sono importanti.Ai due lati della testata si trovano le manchette. Il giornale è diviso in 3 parti:taglio alto,taglio medio e taglio basso.
Alle notizie più importanti,di solito sono dedicate le immagini e le grandi vignette.I giornali si distinguono in varie cronache:cronache nere cioè omicidi, incidenti,cronache rose matrimoni,nascite e cronache bianche che rappresentano i fatti che accadono(fatti comuni).Naturalmente noi preferiamo la cronaca nera!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
By £@ TroMb@tOr& & @NtOnIO çrOç&

giovedì 23 aprile 2009

Perche noi bambini parliamo di mafia

oggi noi bambini abbiamo letto un testo sulla mafia e pensiamo che la lezione di oggi sia stata molto importante sul comportamento della vita.
Oggi abbiamo anche parlato sul giornale e sulle sue cose essenziali. Santina una giornalista ci insegnia le regole dell'italiano.
LUIGI e EVELIN

Perchè noi bambini parliamo di MAFIA

Noi bambini possiamo incominciare a evitare
la mafia nel mondo, non prendendo in giro le altre
persone, volendo bene a tutti, rispettando e
ascoltando chi è più grande di noi, aiuando tutti
e aiutando chi ha bisogno.
da CATERINA

Perchè noi bambini parliamo di mafia

Bisogna sapere già DA BAMBINI COS'è LA MAFIA PERCHè DA GRANDI
CI POTREBBE SERVIRE ,
A SAPERE COME COMBATTERLA
PERCHè CI PROTEBBE CAPITARE.
INOLTRE NON è SBAGLIATO DENUNCIARLI
PERCHè SI POTREBBERO FERMARE.



MARTI BAGLIERI VINCY RAIMONDO


PERCHE NOI BAMBINI PARLIAMO DI MAFIA

NOI BAMBINI PARLIAMO DI MAFIA ,
PER CONOSCERE I PROBLEMI DELLA VITA GIA' DA PICCOLI .
E PER AFFRONTARLI , E SOPRATTUTTO EVITARLI
E CERCARE DI AIUTARE QELLI CHE GIA' CI SONO ,
CERCARE IL CORAGGIO DI DENUNCIARE I MAFIOSI

ANTONELLA GIANNì

Perchè noi bambini parliamo di mafia.

Oggi abbiamo parlato di che cos'è la mafia. Alcune volte noi bambini ci facciamo delle domande sulla mafia: che cos'è la mafia?
La mafia è un'organizazione segreta e potente, ma se tutti uniamo le nostre forze possiamo
sconfiggerla del tutto.
Se la mafia si unisce con lo stato diventano molto forti e così siamo indifesi e dobbiamo pagare il denaro che la mafia ci chiede.

FATTO DA FABRIZO FALCO E DA CONCETTA IOZIA

perchè noi bambini parliamo della mafia

Oggi con la giornalista Santina Giannone abbiamo parlato della mafia.
La mafia è una cosa terribile perchè i mafiosi pagano i poliziotti per non essere arrestati,
hanno molti scopi, cioè guadagnare denaro in molti modi e tutti fuori dalla legge.



NON SEGUITE MAI LA
MAFIA.

MARIACHIARA BARONE
FATIMA SARHIR.

Perchè noi bambini parliamo di mafia..

Oggi Santina (la nostra esperta giornalista) ci ha parlato della mafia.
Prima ci ha portato un foglietto dove c'era scritto un racconto sulla mafia; la mafia è un'organizzazione segreta senza scrupoli che tende ad ogni modo a prendere denaro illegalmente, seguendo le istruzioni di un capo: il boss.
Tutti hanno paura della mafia,perché essa uccide chiunque, infatti in ogni città, in ogni quartiere e in ogni strada sono sempre loro quelli che comandano.
Noi pensiamo che la mafia non è invincibile perché se noi tutti (tutte le persone che sono ricattate dalla mafia, tutti i giovani....) ci mettiamo insieme possiamo sconfiggerla definitivamente
By £uç@ TroMb@ToR£& !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
& @nTon!o çrOç!&!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 22 aprile 2009

Oggi noi abbiamo parlato della comunicazione,
dove si comunica con le persone care
avere importanza nel parlare è comunicare
in ogni momento della giornata,
e anche comunicando.


martina baglieri e concetta iozia

come comunicare bene

Santina Giannone ha parlato delle regole della comunicazione.
Per fare una comunicazione bisogna avere :
un mittente :chi invia il messaggio.
un destinatario :chi riceve un messaggio.
un mezzo: l'oggetto dove viene trasmesso il messaggio.
un messaggio :quello che è accaduto.
un contesto :il luogo dove viene trasmesso il messaggio.
un feedback :il messaggio di ritorno.
un codice :il modo del messaggio.
Fabrizio Falco.

Come comunicare bene

Le regole che abbiamo imparato oggi sono:
parlare un ritmo corretto
saper parlare al momento giusto
conoscere il msg da riferire
riferire il messaggio chiaro
ascoltare e dopo commentare.

ANTONELLA GIANNì
MARIACHIARA BARONE

come comunicare bene

COME COMUNICARE BENE

Oggi 22/04/09, la giornalista Santina ci ha spiegato che: comunicare non é solo parlare ma trasmettere emozioni o stati d'animo.
Comunicare significa inviare o ricevere messaggi che si possono trasmettere in tanti modi diversi.
By Cate

come comunicare bene

Oggi abbiamo parlato di come comunicare bene con gli altri.
Abbiamo spiegato che la comunicazione è un processo in cui si inviano e si ricevono messaggi attraverso un mezzo.
Per comunicare ci serve:

Il mittente, il destinatario, il mezzo e il messaggio.
Grazie alla comunicazione possiamo mandare messaggi alla/e persona/e e parlare fra di noi.

autori:Luigi e Antonio

Come comunicare bene...

La comunicazione è un processo in cui si inviano e si ricevono messaggi attraverso un mezzo(es:telefono...)
Gli elementi più importanti sono:
  • Mittente
  • destinatario
  • mezzo
  • messaggio
  • contesto
  • feedback
  • codice

Per comunicare bene bisogna avere un buon ritmo scorrevole e non annoiare gli ascoltatori, e come cosa più importante bisogna conoscere il messaggio.

By £uK@ Tr0MbAtOre E ViNcy RaiMonDo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Forza MiLAn

come comunicare bene

Come comunicare bene.

Nella lezione di oggi Santina ci ha spiegato gli elementi per una buona comunicazione.
Ci ha detto che la comunicazione è un processo in cui s’inviano e ricevono messaggi attraverso un mezzo.
Gli elementi principali per fare avvenire questo processo sono:
IL MITTENTE: quello che invia il messaggio;
IL DESTINATARIO: che è quello che riceve il messaggio;
IL MEZZO: il tramite attraverso cui viene trasmesso il messaggio.
Inoltre ci ha detto che per avere una buona comunicazione bisogna:
parlare con il ritmo giusto e correttamente;
trasmettere il messaggio in modo chiaro;
conoscere il significato del messaggio di cui si parla;
ascoltare la persona che parla;
saper quando è il momento giusto per parlare.
Sara L. E Bruna V.

giovedì 16 aprile 2009

Pon d'italiano, perchè?

Pon d’italiano: perché?
Di seguito alcune riflessioni riguardo alla scelta di frequentare il Pon d'italiano da parte degli studenti e le loro aspettative dopo i primi tre incontri.


Siamo ragazzine di 5° elementare cui non piace tanto l’italiano, ma abbiamo comunque scelto questo corso per approfondire le nostre conoscenze in questo grande mondo.
Oltre alla scrittura e alla grammatica in questo Pon la nostra insegnante, che è niente poca di meno della grandissima giornalista Santina Giannone, ci insegnerà qualche trucco del suo interessante mestiere.

Sara L. & Bruna V.



Siamo 2 ragazzi di 5°elementare a cui non piace molto l’italiano ma abbiamo lo stesso scelto questo corso per divertirci, riunirci il pomeriggio qui a scuola e per diventare dei bravi giornalisti.
In questo corso ci divertiamo e parliamo della lingua italiana e dei suoi vari aspetti(testi,regole..)la nostra tutor si chiama Santina Giannone ma tutti la chiamano “Santy”.Lei è la giornalista del Corriere Elorino un giornale rosolinese.
Alla fine di ogni lezione lei ci legge il libro di Tom Sawyer,è molto bello il modo in cui lo legge perché lo legge con una intonazione molto speciale. Insomma anche se abbiamo incominciato questo Pon solo da
3 riunioni ci aspettiamo già molte soddisfazioni.
LuKa Trombatore e Vincy Raimondo


Noi siamo venute in questo corso di italiano perché vogliamo approfondire le nostre idee . Per Fatima è grazie alla maestra Maria che è capitata in questo corso. Invece per Valeria, perché è venuta la mia compagna Evelin e anche perché mi piace.
Valeria Lauretta e Fatima Sarhir



Abbiamo scelto il Pon d’ italiano, perché vogliamo imparare tante cose su come lavorano i giornalisti. Noi da questo corso ci aspettiamo di scrivere
molte cronache sul giornale e di apprendere il lavoro dei giornalisti.
I primi giorni del corso Pon d’italiano sono andati molto bene, abbiamo scherzato,giocato e alla fine la nostra giornalista Santina ci ha letto un
libro fantastico,che parla di Tom Sawyer.

By Caterina Micieli e Veronica Blanco

Noi abbiamo scelto questo Pon di italiano per approfondire le conoscenze sia a scuola e sia quando saremo grandi. Noi speriamo di pubblicare un articolo di giornale.
ANTONELLA G.
CONCETTA I.

mercoledì 15 aprile 2009

Leggere e scrivere, che passione!


"Leggere e scrivere" è il nome di un Pon svolto da alcuni alunni delle quarte e quinte classi della scuola primaria dell'istituto comprensivo "Francesco D'Amico" di Rosolini.

All'interno del progetto abbiamo pensato di creare un laboratorio di scrittura che coinvolgesse il mondo di internet e le tecniche della multimedialità, creando un blog che sarà appunto un piccolo diario di viaggio, su cui appuntare le varie tappe del nostro cammino, che durerà da aprile a giugno 2009, ma anche i nostri pensieri, emozioni, considerazioni, idee.


Al lavoro!