mercoledì 3 giugno 2009

Il cielo era tutto illuminato dal sole che attraversava la finestra dell'aula della 1 A dove c'era il gruppo del corso pon d'italiano.
Ad un tratto il cielo si oscurò i bambini si impaurirono e quando ritornò tutto come prima si calmarono ma videro una cosa impressionante:davanti alla stanza c'era un grosso meteorite dove sbuccarono fuori 5 alieni dalla faccia bizzarra e da due occhi che uscivano di fuori,al posto di due gambe avevano dei grossi e lunghi tentacoli che facevano paura a tutti gli altri esseri vivent tranne quella della loro spece.
Noi li nascondemmo dentro l'armadio e dopo finita la lezione li abbiamo portati nelle giostre vicine alla scuola.
Parlammo e nello stesso tempo diventammo AMICI "per la pelle. Anche quando ci furono momenti brutti eravamo "felici". Quando fu il momento di andare ci hanno lasciato una fotografia di loro e noi una dove c'eravamo noi per non dimenticarci mai.Il cielo si oscurò di nuovo ma questa volta non uscì un meteorite ma un piccolo tubo lungo 25 cm.Un alieno lo prese e lo buttò per terra e da lì uscì un fumo dopo sentimmo un rumore strano BUM BUM PUF e vedemmo
un' astronave grande e bella noi restammo a bocca aperta e d'eccoi là nel cielo in mezzo alle nuvole per partire per lo spazio in ricerca di altri pianeti e noi li salutammo felicissimi di averli conosciuti.

FINE
FALCO FABRIZIO.

UN RACCONTO FANTASTICO

Una volta in un oceano vivevano due delfini
che nuotavano nell' acqua felici
Questi due delfini un giorno decisero
di sposarsi,
ma pultroppo con un incantesimo di un mago
i due delfini si trasformarono in due umani
ma affogarono; a un tratto una barca li salvò.
Da umani di trovarono una casa e fecero una
figlia.
Un giorno il padre morì.

Fatima SARHIR
Martina Baglieri

IL RACCONTO DELLA NOSRTA CLASSE

Oggi noi parleremo della nostra classe
pon ,
la nostra classe si vuole bene
tutti si abbracciano
e si vogliono bene
le maestre ci vogliono
bene e ci danno pochi
conpiti e alcune volte ci
portano ha vedere un film.
Nella nostra classe cè un giardino
dove ogniuno ha la sua piantina
cè una cartina geografica
le maestre ci fanno dei regali
tipo portarci ha mangiare
la granita .
Nella nostra classe cè un armadio
dove di soopra ci sono delle carpette
e un plastico di religione.
MARTINA BAGLIERI

Il calice magico...

Un giorno nelle baracche di Kabul un giovane signore di nome Halì Shbat stava girovagano per le baracche dei più ricchi in ceca di elemosina.Questo signore era molto povero e amava molto le perle,viveva di elemosina ma c'era qualcosa che Una mattina Halì stava girovagando in cerca di elemosina e ad un certo punto inciampò su qualcosa...
Era uno strano calice d'oro con delle rifiniture in argento e qualche disegno in bronzo,Halì decise di andare in città per assicurasi dell'originalità del calice e appena scopri che l'oro e l'argento erano veri si mise a correre fino casa e anche se lo rassicurava; era la sua amata moglie Sharir Shola.
la distanza era di 2 km lui non si stancava perchè era troppo felice;arrivo a casa e si mise a raccontare tutto alla moglie e dopo si mise a piangere dalla gioia.
Le lacrime di esso andarono a finire tutte dentro il calice e come per magia si trasformarono in perle...
Halì era talmente felice che non si può immagginare quanto lo era,lui decise di non dire niente alla mogli.Una sera Halì torno a casa con due occhi neri è con un giubbotto in pelle,la moglie era molto incuriosita e nello stesso tempo preoccupate di suo marito che ritornava a casa sempre più malconcia ma con vestiti sempre più costosi allora quando Halì uscì Shola decise di seguirlo.
Halì girovagava per le strade e incontrò un boss mafioso (a sua insaputa)e decise di stuzzicarlo in modo che si arrabbiasse così che avrebbe ricevuto un pugno per piangere ,il mafioso non si arrabbiava allora Halì gli tirò un pugno e il mafioso fù fu ribondo e puntò una pistola sulla fronte di Halì.Shola stava per intervenire quando dalla tasca di Halì uscrono 5 perle allora il mafioso abbassò la pistola e gli disse che se gli avrebbe conseganto 2000 perle entro domani avrebbe dimenticato tutto.Il giovane torno a casa e Shola fece finta di niente ma lui era sconvolto e non sapeva cosa fare perchè non poteva piangere tanto per domani allora gli rimaneva un unica cosa da fare cioè uccidere...
L'indomani il mafioso entro nella casa di Halì e trovò lui sopra a una montagna di perle con in mano la testa di sua moglie.Il mafioso sorrse prese le perle e poi se ne andò di là ma Halì continuava a ripetere in continuazione: Come ho potuto come ho potuto,era talmente triste che continuava a piangere anche se non c'enera bisogno ma era troppo triste che arrivò al punto di scappare da Kabul e di lui non si seppe più nulla.

LuKa TrOmBatoRe
L' esplosione dell' aula del corso pon.


Era un pomeriggio come tanti altri nella prima a dove la docente del pon spiegava la mafia quando si sentì un esplosione e si scoprì che era esplosa mezza scuola. Si doveva scoprire chi era stato. Fu allora che alcuni alunni e la docente si trasformarono: ed ecco 7 super eroi!
Erano: Rambaterina una donna che possiede tutte le armi del mondo e la superforza, Gnameppe un eroe che come armi usa cibo e per intrappolare i nemici usa la ciccia, Velociturlo è la fusione tra l' eroina dal superurlo e quella della supervelocità, Pulizigi il supereroe igienista, Intellincenzo l' eroe dai poteri psicologici, Tempestizio capace di controllare le tempeste e Santinetor l'eroina del fuoco.
Nel loro cammino scoprirono che quelli del pon di scienze avevano causato l'esplosione ed erano diventati mostri.
Così Intellincenzo si mise contro un mostro tutto muscoli e niente cervello, Pulizigi contro quello dello sporco, Rambaterina contro quello della superforza, Velociturlo contro quello del superalito, gnameppe contro quello secco, tempestizio contro quello del sole, santinetor contro quello dell' acqua.
Vinsero tutti quelli del pon d'italiano.
Vincenzo Raimondo

IL CONTINUO LITIGIO

Un giorno la classe del corso pon di italiano stava facendo lezione con la giornalista Santina giannone e la professoressa Gradante.
Un ragazzo entro nella loro classe e Giuseppe Micieli iziò a prenderlo i giro.
Quel ragazzo che entro nella classe si arrabbiò e iniziarono a litigare tutti e due andarono all'0spedale perchè si erano presi a botte .
Quando guairono tutti e due si chiesero scusa e non litigarono più tra di loro.
Il giorno dopo i due si rincontrarno e iniziarono dinupovo a prendersi a botte,anche se i due ragazzi si erano chiesto scusa non é servito a niente quindi la professoressa Gradate quando vedeva venire Giuseppe,lei lo cacciava sempre.
Dopo qualche mese la professoressa se ne scordò e quindi il ragazzo vene di nuovo e iniziarono a litigare.
Dopo essere guariti la gioralista Santina Giannone a Giuseppe lo mise in punizione,la punizione era quella di rimanere sempre a scuola e scrivere alla avagna:"io ho sempre litigato con un ragazzo e qundi Santina mi ha messo in punizione per il mio comportamento.
Luca un alunno del corso inizio a prendere in giro a giuseppe per la sua punizione e Giuseppe ercava di sopportarlo ma non ci riusci e iniziarono a litigare anche loro.
Santina mise in punizione anche a Luca e non si presero più in giro.
LUIGI FALCO.

mercoledì 27 maggio 2009

Prometeo incatenato

Questa mattina siamo andati a PALAZZO LO in teatro ad assistere ad un tragedia "Prometeo incatenato"
Anche se un po' distratta dal sole cocente che mi picchiettava sulla schiena e che mi faceva rabbrividire tanto che gli occhi mi lacrimavano da soli, sono riuscita a seguire la storia che parlava di un Dio di nome Prometeo che era molto gentile con gli umani perciò anche se contro il volere di Zeus regalò ai mortali il fuoco.Zeus per punirlo lo fece incatenare ad una roccia per sempre o finché non gli avesse rivelato il segreto riguardante la sua amata Teti e suo figlio ma Prometeo non rivelò mai quel segreto;ricevette proposte d'aiuto anche dal re degli oceani, Nettuno, ma non lo accettò e alla fine Zeus lo uccise con una saetta.In un punto della storia c'è stata una pausa dove finalmente ci siamo rincuorati dopo tutto quel tempo bisognava ricaricarsi ma avevamo un assoluto bisogno di rinfrescarci ma le nostre bottigliette avevano l'acqua calda,ormai,e non sapevamo più che fare ma dopo un po' arrivò la professoressa Di Martino che ci portò ad una fontanella dove dopo esserci bagnati i capelli sembrava fossimo rinati;il momento della gita più bello e per fortuna che c'era lei perché se era per le nostre maestre, che non conoscevano proprio benissimo il posto, saremo morti, saremo finito distesi a terra,svenuti per il caldo.Poi finì la pausa e ricominciò lo spettacolo.
Alla fine di tutti e tre le scenette ci serviva un'altra ricarica ma ahimè non era possibile,le nostre insegnanti non ce l'ho permettevano e fummo costretti a fare di nuovo tutta la strada di ritorno senza bere un sorso d'acqua o se proprio stavi per abbatterti al suolo potevi berne un po' dalla tua bottiglia che dopo essere stata ore sotto il sole più che acqua sembrava urina.

Prometeo incatenato

Io quando sono arrivato nel teatro greco di Palazzolo Acreide a vedere la tragedia di Prometeo incatenato ero sconvolto ma anche un pò felice perchè eravamo arrivati prima e quindi ci siamo visti una commedia di un'altra scuola. Quando si finì mangiammo e andammo a sciaquarci la testa che stava scoppiando dal caldo in una fontana lì vicino. Il sole sembrava che era incandescende come la lava che esce dal vulcano. Quando incominciò ero tutto emozionato e non ci credevo che finalmente stava inziando. Io e i miei compagni eravamo felicissimi,agitati,....ecc. I personaggi erano molti ma a me mi è piaciuto soprattutto il modo in cui recitavano:erano bravi,convincenti,agitati perchè vedevano molti adulti,ragazzi e bambini.
Gli attori cambiavano il personaggio che avevano fatto per recitare poi l'altro personaggio che dovevano recitare dietro a una nave fatta di cartone.

FALCO FABRIZIO

Prometeo incatenato

La trgedia :prometeo incatenato parlava di un Dio
che( Prometeo) che donò ai mortali il dono del fuoco;
ma venne scoperto da Zeus che, furioso del gesto che
aveva commesso Prometeo, ordinò di farlo incatenare
ad un colle e che delle aquile ogni giorno andassero
lì a divorargli il fegato.Per sua fortuna, Prometeo
aveva un punto a favore:lui sapeva che Zeus avrebbe
avuto un figlio, che sarebbe diventato più forte di
lui. Caterina Micieli

Prometeo Incatenato...

Questa mattina con la scuola siamo andati a Palazzo lo per vedere una tragedia “Prometeo Incatenato”.
Appena siamo arrivati c’era un caldo tremendo,poi ci siamo seduti e c’è stato uno spettacolo come inizio e a me non è piaciuto. Finito questo spettacolo abbiamo iniziato a mangiare e siamo andati in una fontana per sciacquarci la testa. Dopo un po’ siamo riandati a sederci e finalmente è iniziato lo spettacolo che aspettavamo:Prometeo Incatenato.
Parlava del Dio prometeo che era sempre gentile con gli umani e anche senza il permesso di Zeus egli donò ad essi il fuoco. Zeus per punirlo lo incatenò ad una pietra per sempre e lo avrebbe liberato solo se esso gli avrebbe rivelato il segreto che riguardava la sua amata Teti e suo figlio, ma lui non parlò allora Zeus lo uccise con una saetta. Poi c’è stato un altro spettacolo che però non abbiamo visto tutto perché c’era troppo caldo allora siamo saliti in pullman dove ci lanciavamo i cappelli insomma oggi mi ero divertito tantissimo.

P.S.:La Cosa che mi ha colpito di più è stato il personaggio di Prometeo perchè mi piaceva come rectava e come erA vestito,mi piaceva anche la catena con cui era legato

Trombatore LukA

Prometeo incatenato

mercoledì 20 maggio 2009

Visita al CORRIERE

Oggi Santina Giannone l'insegnante del pon d'italiano ha deciso di portare i suoi studenti a visitare la redazione del "Corriere Elorino".
La classe è partita dalla scuola alle 16:00 per raggiungere il posto.
Appena arrivati si sono tutti disposti a cerchio davanti alla scrivania della condirettrice(Santina) che ha spiegato il processo prima che un giornale fa prima di essere mandato in stampa:
Prima di tutto si comincia a fare le bozze degli articoli e poi quando sono corretti vengono disposti con le foto corrispondenti nelle pagine dove si dividono i vari argomenti(sport,scuola,cronaca...) poi tutto viene corretto un ultima volta ed infine viene mandato in stampa e spedito agli abbonati e alle edicole.
Per i ragazzi e stata una bellissima esperienza e ringraziano la loro insegnante per avergliela fatta fare.
Bruna v.

LA visita al CORRIERE ELORINO

Oggi tutta la classe siamo stati ha vedere il
CORRIERE ELORINO,
l'ufficio era piccolo
ci siamo seduti
è abbiamo ascoltato che
le carpette sono ardinate
da articoli.
E da numeri.
IL capo del giornale e
FERDINANDO PERRICONE
invece il capo dell'ARCHè
e SATINA GIANNONE.

La visita alla redazione del Corriere Elorino.

Il corso di lettura e scrittura (o di italiano)della scuola primaria della D'Amico sono andati alla redazione del giornale quindicinale Corriere Elorino con la professoressa Cinzia Gradanti e della condirettrice del giornale Santina Giannone.Lei ha detto una cosa in più della volta prima quando i ragazzi sono andati insieme la loro classe perchè erano in tanti a vedere la redazione che addirittura le loro maestre l'hanno divisi in gruppi.Alla fine i ragazzi hanno fatto delle domande alla giornalista ad esempio quella che ha fatto uno dei 9 ragazzi gli disse se il giornale Corriere Elorino viene fatto da più persone e la giornalista rispose che ci lavorano 4 persone,un'altro disse perchè la redazione non è vicino alla tipogrrafia e lei rispose che la tipografia non è di un solo giornale ma anche di altri giornali.

Gita alla redazione

Oggi noi del corso pon siamo andati al "Corriere Elorino".
Santina Giannone e Cinzia Gradanti hanno spiegato come si compone un giornale.

Oltre a lei lavora anche un signore chiamato Ferdinando .



Fatima Sarhir

PON D' ITALIANO AD ESPLORARE IL GIORNALE.

Giorno 20 -05-09 la classe della scuola primaria della F. D' Amico è andata alla redazione del Corriere Elorino per conoscere come e dove si scrive un giornale e per fare vedere ai ragazzi come si svolge questo interessante mestiere.
Per prima cosa la loro "insegnante" Santina Giannone, ha spiegato loro che dopo che si stampa un quindicinale come il Corriere Elorino il giorno dopo si inizia subito a raccogliere delle notizie per la prossima uscita del giornale, ma non si impaginano il giorno stesso, ma dopo 5-6 giorni cosicchè le notizie sono più fresche ed il lettore si interessa di più all' articolo.
Quando, invece, il giornale è quotidiano come il Sole Ventiquattrore, per fare arrivare i giornali ogni giorno alle edicole in tempo,le pagine vengono stampate di notte così dei camion li distribuiscono di notte.

Veronica B. Sara L. Concetta I.



una bella gita.

I ragazzi del Pon d' italiano alle ore 16,00 del giorno 20 di maggio sono andati a visitare la redazione del corriere elorino.
Dopo aver sostato in aula i ragazzi uscirono emozionati a vedere una redazione .Così si avviarono a piedi al luogo dove appresero molte cose :
  • in redazione lavorano circa 10 persone ma in ufficio 3 o 4;
  • il caporedattore è Ferdinando Perricone;
  • le notizie vengono prese dal computer o dalle lettere;
  • poi vanno messe in cartelle numerate, i numeri corrispondono agli argomenti;
  • le pagine vengono scritte 6-7 giorni prima diessere stampati;
  • in un quotidiano lavorano più persone;

quindi è stata una bella gita.

I ragazzi del corso po di italiano,giorno 20/05/09 sono andati a visitare il Corriere Elorino. I ragazzi del corso pon inzieme alla giornalisa Santina Giannone e alla loro prfessoressa Gradante,quando i ragazzi entrarono nell'ufficio di Santina,gli spiegò tutti come e quando si crea il Corriere Elorino,Santina gli spiegò che loro usavano delle piccole carpettine dove denro c'erano dei foglietti in ci ci sono scritti tutti gli articoli che si dovevano usare per creare il giornale.
Alcuni ragazzi gli fecero delle domande,tipo Vincenzo Raimondo chiese quante persone lavorano per il Corriere Elorino,un'altra domanda la fece Luigi Falco che chiese come facevano a fare il giornale quotidiano tipo la Sicilia.
Poi i ragazzi del pon tornarono in classe e andarono nella sala computer a scrivere cosa avevano visto e sentito oggi.

lunedì 18 maggio 2009

come si scrive un racconto fantastico

UN racconto fantastico si scrive con fantasia
ci vogliono i personagg, la'anbiente,scenari futuri.
per raccontare ma quando ci mettiamo qualcosa di realistico
come una poesia o un tema .
ogggi al corso pon abbiamo fatto un racconto fanfastico
ma noi io LUCA FABRIZIO abbiamo fatto la'anbiente
e tutta la classe abbiamo formato quattro gruppi.

mercoledì 13 maggio 2009

Sapere ascoltare

Oggi ,abbiamo ascoltato una storia e l' abbiamo riassunta brevemente
con i fatti più importanti.
E' stato facile perchè la storia era semplice e divertente e per questo
sono riuscita a scriverla velocemente
Concetta Iozia





Saper ascoltare

Oggi insieme a Santina abbiamo ascoltato una storia registrata sul suo computer.
Santina ci ha detto che dopo aver ascoltato la storia sul suo computer dovevamo fare il riasunto della storia .
La storia che abbiamo ascoltato era sia un pò triste sia un pò divertente,la storia parlava di una vecchietta che divideva tutto quello che aveva con la sua gallina e di un pulcino molto biricchino.
Fare il riassunto della storia è stato divertente ed è stato anche bello aver ascoltare la storia.
LUIGI FALCO.

SAPERE ASCOLTARE

Oggi Santina ci ha fatto ascoltare una storia e noi dovevamo trascriverla.
E'stato un po' impegnativo perché nella storia c'erano tantissime parole
strane, che noi non riuscivamo a capire, ma anche perchè non l'avevamo
mai fatto.
Dopo tutto, però ci siamo divertiti perché quella era una storia così strana,
che facevamo fatica a non ridere; anche se oggi eravamo solo 5 ragazzi,
siamo stati meglio delle altre volte e non gli abbiamo fatto venire il mal di testa
a Santina...
Caterina Micieli

Saper ascoltare

Oggi Santina ci ha fatto sentire una storia.
A me piace sentire una storia ma non leggerla, a me è venuto più facile del solito a fare un riassunto ,è stato quindi molto bello scrivere una storia con degli appunti. Era anche un po faticoso perché c'erano molte parole che non riuscivo a capire.
Questa storia è la prima volta che la faccio così, prendendo appunti.
E' stata però un'esperienza bellissima, ci siamo divertiti moltissimo scrivendo questa storia strana anche se eravamo pochissimi.
Antonio Croce.

giovedì 7 maggio 2009

LA NOSTRA VISITA ALLA BIBLIOTECA

OGGI SIAMO STATI ALLA BIBLIOTECA COMUNALE, ANGELO GUGLIOTTA:
CI HANNO DETTO CHE E' STATA DEDICATA DA VINCENZO GUGLIOTTA A SUO PADRE;
IN QUESTA BIBLIOTECA CI SONO PIU' DI 16.000 LIBRI.
QUANDO QUALQUNO VUOLE LE LEGGERE UN LIBRO,PUO' LEGGERLO LI' O SE HA LA TESSERA, PUO' PRENDERLO IN PRESTITO.
SE QUALCUNO DEVE SCRIVERE UNA RICERCA PUO' PRENDERE L'ENCICLOPEDIA GIUSTA E SCRIVERLA, MA NON PUO' PORTARE A CASA L'ENCICLOPEDIA.
CATERINA E VERONICA

La mia visita in biblioteca.

Oggi insieme ai compagni del pon siamo andati in biblioteca.

Luça:oggi al pon dovevamo andare in biblioteca e io non ero molto entusiasta di andarci perché sinceramente io non amo molto i libri ma mi piace leggere le cronache NERE.Lì ho trovato solo libri diciamo da "bambini" tipo Pippi calze lunghe,Elena coltiviamo il giardino....
La bibliotecaria ci ha detto che quella biblioteca si chiama Angelo Gugliotta e che nel 1948 una persona che amava molto leggere e scrivere (Vincenzo Gugliotta) aveva un locale e decise di darlo al comune per trasformarlo in una biblioteca,diede un po' di soldi e 300 libri e da quei 300 libri ora sono 16598.Vincenzo Gugliotta ha chiamato la libreria Angelo Gugliotta per onorare il padre che è morto.
Vinçenzo:appena arrivato mi sono chiesto dove erano i gialli ma c'erano libri per bimbi piccoli.
la bibliotecaria ci ha parlato che Vincenzo Gugliotta chiese al comune di aprire una biblioteca che si doveva chiamare Angelo Gugliotta in onore di suo padre.Donò 300 libri che diventarono 16598.

La mia visita in biblioteca

Oggi con Santina Giannone siamo andati a visitare la biblioteca comunale,alcuni compagni hanno letto alcuni libri e con la guida della bibliotecaria ci siamo guardati delle letture. Dopo aver guardato tanti libri siamo scesi per vedere gli altri libri.



Fatima Sarhir
e
Concetta Iozia










































































































































La mia visita in biblioteca.

La mia visita in biblioteca.

La mia visita in biblioteca

Oggi siamo andati a visitare la biblioteca comunale in cui c 'erano più di 16.000 libri.
Dietro i libri c'erano delle etichette in cui c'era scritto il suo posto, un signore di nome Angelo Gugliotta che ha regalato quella casa al comune e gli disse che gli doveva costruire una biblioteca e gli diete dei soldi e dei libri. E per prendere dei libri, giornali, ecc. ecc. per prendere questi libri bisogna fare una tessera.


questo racconto è stato scritto da Evelin e da Marica.

LA MIA VISITA IN BIBLIOTECA

OGGI CON IL GRUPPO DEL PON DI ITALIANO SIAMO ANDATI NELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI NOME A.GUGLIOTTA.
QUESTA BIBLIOTECA è STATA DONATA DA VINCENZO GUGLIOTTA AL COMUNE
ED è STATA DEDICATA AL PADRE CHE ERA UN'APPASSIONATO DI LIBRI.
IN QUESTA BIBLIOTECA CI SONO OLTRE 16.000 LIBRI,V. GUGLIOTTA
ALL' APERTURA DONò 300 LIBRI.
QUESTA BIBLIOTECA HA CAMBIATO DIVERSE SEDI.


REALIZZATO DA


MARIACHIARA BARONE
ANTONELLA GIANNIì

la mia visita in biblieteca

Questo pomeriggio siamo stati in bibloteca e abbiamo visto molti libri per bambini,
ragazzi, adulti.
ci siamo seduti è abbiamo ascoltato
che per prendere i libri c'è bisogno
di una tessera e entro 15 giorni
la biblotecaria che il propietario
si chiama ANGELO GUGLIETTA
perchè suo figlo gliela dedicò.

e ora c sono più di 16000
libri che sono stati conprati
per tutta ROSOLINI.

marti baglieri

La mia visita in biblioteca.

Oggi Santina ci ha portati nella biblioteca comunale di Rosolini.
Ci hanno detto che leggere fa bene alla mentee che se dobbiamo fare una ricerca non dobbiamo andare al computer su Internet Explorer .
Hanno detto che è importante prendesi cura dei libri che si prendono in prestito.
E se dobbiamo prenotarci un libro si deve fare la tessera e i libri si devono restituire bene senza stropicciarlo e rovinandolo anche perchè non è nostro ma del comune.
I libri presi in prestito vengono scritti in un grande libro dove c'è sritto il numero, lo scaffale,...
I libri nello scaffale venivano messi da sinistra a destra.
A me piace molto leggere perchè è molto interessante.

Falco Fabrizio.

La mia visita in biblioteca.

Oggi Santina ci ha portati nella biblioteca comunale.Ci hanno parlato che leggere è bello e che i libri quando si prendono devono essere trattati con cura, di non stropicciarli e neanche romperli.
Ci hanno detto di non fare le ricerche sul computer ma prendere l'enciclopedia.
Ci hanno spiegato che per prendere i libri ci vuole la tessera con la nostra foto, c'erano più di 16000 libri.
I libri che prendiamo in prestito devono essere restituiti dopo un mese, c'era un grande registro dove vengono scritti tutti i libri in prestito e se per esempio qualcuno non lo porta viene spedita una lettera per ricordare di portare il libro.
Era molto grande con molti scaffali.
A me piace molto leggere, per questo leggo molti libri.

Antonio Croce

mercoledì 29 aprile 2009

Come si forma la prima pagina di un giornale

La prima pagina di un giornale si forma:
mettendo in alto la testata (il nome del giornale),
mettendo ai lati della testata le manchette,
mettendo a sinistra l' editoriale,
mettendo al centro il titolo principale,
mettendo le civette.


Fatima Sarhir VINCENZO RAIMONDO

Come si forma la prima pagina di un giornale

Oggi abbiamo parlato di come è formato un giornale.
Il giornale è formato da :
TESTATA,
EDITORIALE,
TAGLIO ALTO
TAGLIO MEDIO
TAGLIO BASSO

FATTO DA:FABRIZIO FALCO E DA MARTINA BAGLIERI

Come si forma la prima pagina di un giornale

Come si forma la prima pagina

Oggi insieme a Santina abbiamo imparato come formare la prima pagina del giornale.
Santina ci ha insegnato come scrivere e creare la prima pagina del giornale quindi
ci ha consegnato delle schede per costruire la prima pagina del GIORNALE.
Il giornale è formato dalla testata che è il suo nome,poi le mancette che sono
delle pubblicità accanto alla testata, l'articolo centrale che è quello più importante,
poi c'è l'editoriale che è in'alto a sinistra è non si racconta il un fatto ma si commenta,
poi ci sono gli rticoli del taglio basso.
La prossima settimana Santina ci insegnerà a comporre un articolo intero.

LUIGI F.e CONCETTA I.

COME SI FORMA LA PRIMA PAGINA DI UN GIORNALE

Santina ci ha spiegato come è formata la prima pagina di un giornale e come si ordinano gli articoli.
Ci ha detto che il nome del giornale è sempre scritto grande in alto e ai suoi lati ci sono le manchette ( la pubblicità);l'articolo più importante è sempre scritto al centro della prima pagina,occupa molto spazio e ha sempre una foto; a sinistra c' è l' editoriale che è formata da una colonna dove il giornalista scrive le sue riflessioni;in basso ci sono le civette che sono le notizie meno importanti;infine c' è l' appendice o fondo che è l' articolo che chiude la pagina.

Sara L.& Bruna V.

Come i forma la prima pagina di giornale

Oggi Santina ci ha spiegato come si fa la prima pagina di un giornale.Ci ha spiegato che la parte più importante del giornale il titolo,che serve ad attirare l'attenzione del lettore.Le notizie più importanti sono sistemate in base alla loro importanza.L'editoriale é la riflessione del giornalista e li vanno le affermazioni e le spiegazioni che secondo la giornalista sono importanti.Ai due lati della testata si trovano le manchette. Il giornale è diviso in 3 parti:taglio alto,taglio medio e taglio basso.
Alle notizie più importanti,di solito sono dedicate le immagini e le grandi vignette.I giornali si distinguono in varie cronache:cronache nere cioè omicidi, incidenti,cronache rose matrimoni,nascite e cronache bianche che rappresentano i fatti che accadono(fatti comuni).Naturalmente noi preferiamo la cronaca nera!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
By £@ TroMb@tOr& & @NtOnIO çrOç&

giovedì 23 aprile 2009

Perche noi bambini parliamo di mafia

oggi noi bambini abbiamo letto un testo sulla mafia e pensiamo che la lezione di oggi sia stata molto importante sul comportamento della vita.
Oggi abbiamo anche parlato sul giornale e sulle sue cose essenziali. Santina una giornalista ci insegnia le regole dell'italiano.
LUIGI e EVELIN

Perchè noi bambini parliamo di MAFIA

Noi bambini possiamo incominciare a evitare
la mafia nel mondo, non prendendo in giro le altre
persone, volendo bene a tutti, rispettando e
ascoltando chi è più grande di noi, aiuando tutti
e aiutando chi ha bisogno.
da CATERINA

Perchè noi bambini parliamo di mafia

Bisogna sapere già DA BAMBINI COS'è LA MAFIA PERCHè DA GRANDI
CI POTREBBE SERVIRE ,
A SAPERE COME COMBATTERLA
PERCHè CI PROTEBBE CAPITARE.
INOLTRE NON è SBAGLIATO DENUNCIARLI
PERCHè SI POTREBBERO FERMARE.



MARTI BAGLIERI VINCY RAIMONDO


PERCHE NOI BAMBINI PARLIAMO DI MAFIA

NOI BAMBINI PARLIAMO DI MAFIA ,
PER CONOSCERE I PROBLEMI DELLA VITA GIA' DA PICCOLI .
E PER AFFRONTARLI , E SOPRATTUTTO EVITARLI
E CERCARE DI AIUTARE QELLI CHE GIA' CI SONO ,
CERCARE IL CORAGGIO DI DENUNCIARE I MAFIOSI

ANTONELLA GIANNì

Perchè noi bambini parliamo di mafia.

Oggi abbiamo parlato di che cos'è la mafia. Alcune volte noi bambini ci facciamo delle domande sulla mafia: che cos'è la mafia?
La mafia è un'organizazione segreta e potente, ma se tutti uniamo le nostre forze possiamo
sconfiggerla del tutto.
Se la mafia si unisce con lo stato diventano molto forti e così siamo indifesi e dobbiamo pagare il denaro che la mafia ci chiede.

FATTO DA FABRIZO FALCO E DA CONCETTA IOZIA

perchè noi bambini parliamo della mafia

Oggi con la giornalista Santina Giannone abbiamo parlato della mafia.
La mafia è una cosa terribile perchè i mafiosi pagano i poliziotti per non essere arrestati,
hanno molti scopi, cioè guadagnare denaro in molti modi e tutti fuori dalla legge.



NON SEGUITE MAI LA
MAFIA.

MARIACHIARA BARONE
FATIMA SARHIR.

Perchè noi bambini parliamo di mafia..

Oggi Santina (la nostra esperta giornalista) ci ha parlato della mafia.
Prima ci ha portato un foglietto dove c'era scritto un racconto sulla mafia; la mafia è un'organizzazione segreta senza scrupoli che tende ad ogni modo a prendere denaro illegalmente, seguendo le istruzioni di un capo: il boss.
Tutti hanno paura della mafia,perché essa uccide chiunque, infatti in ogni città, in ogni quartiere e in ogni strada sono sempre loro quelli che comandano.
Noi pensiamo che la mafia non è invincibile perché se noi tutti (tutte le persone che sono ricattate dalla mafia, tutti i giovani....) ci mettiamo insieme possiamo sconfiggerla definitivamente
By £uç@ TroMb@ToR£& !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
& @nTon!o çrOç!&!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 22 aprile 2009

Oggi noi abbiamo parlato della comunicazione,
dove si comunica con le persone care
avere importanza nel parlare è comunicare
in ogni momento della giornata,
e anche comunicando.


martina baglieri e concetta iozia

come comunicare bene

Santina Giannone ha parlato delle regole della comunicazione.
Per fare una comunicazione bisogna avere :
un mittente :chi invia il messaggio.
un destinatario :chi riceve un messaggio.
un mezzo: l'oggetto dove viene trasmesso il messaggio.
un messaggio :quello che è accaduto.
un contesto :il luogo dove viene trasmesso il messaggio.
un feedback :il messaggio di ritorno.
un codice :il modo del messaggio.
Fabrizio Falco.

Come comunicare bene

Le regole che abbiamo imparato oggi sono:
parlare un ritmo corretto
saper parlare al momento giusto
conoscere il msg da riferire
riferire il messaggio chiaro
ascoltare e dopo commentare.

ANTONELLA GIANNì
MARIACHIARA BARONE

come comunicare bene

COME COMUNICARE BENE

Oggi 22/04/09, la giornalista Santina ci ha spiegato che: comunicare non é solo parlare ma trasmettere emozioni o stati d'animo.
Comunicare significa inviare o ricevere messaggi che si possono trasmettere in tanti modi diversi.
By Cate

come comunicare bene

Oggi abbiamo parlato di come comunicare bene con gli altri.
Abbiamo spiegato che la comunicazione è un processo in cui si inviano e si ricevono messaggi attraverso un mezzo.
Per comunicare ci serve:

Il mittente, il destinatario, il mezzo e il messaggio.
Grazie alla comunicazione possiamo mandare messaggi alla/e persona/e e parlare fra di noi.

autori:Luigi e Antonio

Come comunicare bene...

La comunicazione è un processo in cui si inviano e si ricevono messaggi attraverso un mezzo(es:telefono...)
Gli elementi più importanti sono:
  • Mittente
  • destinatario
  • mezzo
  • messaggio
  • contesto
  • feedback
  • codice

Per comunicare bene bisogna avere un buon ritmo scorrevole e non annoiare gli ascoltatori, e come cosa più importante bisogna conoscere il messaggio.

By £uK@ Tr0MbAtOre E ViNcy RaiMonDo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Forza MiLAn

come comunicare bene

Come comunicare bene.

Nella lezione di oggi Santina ci ha spiegato gli elementi per una buona comunicazione.
Ci ha detto che la comunicazione è un processo in cui s’inviano e ricevono messaggi attraverso un mezzo.
Gli elementi principali per fare avvenire questo processo sono:
IL MITTENTE: quello che invia il messaggio;
IL DESTINATARIO: che è quello che riceve il messaggio;
IL MEZZO: il tramite attraverso cui viene trasmesso il messaggio.
Inoltre ci ha detto che per avere una buona comunicazione bisogna:
parlare con il ritmo giusto e correttamente;
trasmettere il messaggio in modo chiaro;
conoscere il significato del messaggio di cui si parla;
ascoltare la persona che parla;
saper quando è il momento giusto per parlare.
Sara L. E Bruna V.

giovedì 16 aprile 2009

Pon d'italiano, perchè?

Pon d’italiano: perché?
Di seguito alcune riflessioni riguardo alla scelta di frequentare il Pon d'italiano da parte degli studenti e le loro aspettative dopo i primi tre incontri.


Siamo ragazzine di 5° elementare cui non piace tanto l’italiano, ma abbiamo comunque scelto questo corso per approfondire le nostre conoscenze in questo grande mondo.
Oltre alla scrittura e alla grammatica in questo Pon la nostra insegnante, che è niente poca di meno della grandissima giornalista Santina Giannone, ci insegnerà qualche trucco del suo interessante mestiere.

Sara L. & Bruna V.



Siamo 2 ragazzi di 5°elementare a cui non piace molto l’italiano ma abbiamo lo stesso scelto questo corso per divertirci, riunirci il pomeriggio qui a scuola e per diventare dei bravi giornalisti.
In questo corso ci divertiamo e parliamo della lingua italiana e dei suoi vari aspetti(testi,regole..)la nostra tutor si chiama Santina Giannone ma tutti la chiamano “Santy”.Lei è la giornalista del Corriere Elorino un giornale rosolinese.
Alla fine di ogni lezione lei ci legge il libro di Tom Sawyer,è molto bello il modo in cui lo legge perché lo legge con una intonazione molto speciale. Insomma anche se abbiamo incominciato questo Pon solo da
3 riunioni ci aspettiamo già molte soddisfazioni.
LuKa Trombatore e Vincy Raimondo


Noi siamo venute in questo corso di italiano perché vogliamo approfondire le nostre idee . Per Fatima è grazie alla maestra Maria che è capitata in questo corso. Invece per Valeria, perché è venuta la mia compagna Evelin e anche perché mi piace.
Valeria Lauretta e Fatima Sarhir



Abbiamo scelto il Pon d’ italiano, perché vogliamo imparare tante cose su come lavorano i giornalisti. Noi da questo corso ci aspettiamo di scrivere
molte cronache sul giornale e di apprendere il lavoro dei giornalisti.
I primi giorni del corso Pon d’italiano sono andati molto bene, abbiamo scherzato,giocato e alla fine la nostra giornalista Santina ci ha letto un
libro fantastico,che parla di Tom Sawyer.

By Caterina Micieli e Veronica Blanco

Noi abbiamo scelto questo Pon di italiano per approfondire le conoscenze sia a scuola e sia quando saremo grandi. Noi speriamo di pubblicare un articolo di giornale.
ANTONELLA G.
CONCETTA I.

mercoledì 15 aprile 2009

Leggere e scrivere, che passione!


"Leggere e scrivere" è il nome di un Pon svolto da alcuni alunni delle quarte e quinte classi della scuola primaria dell'istituto comprensivo "Francesco D'Amico" di Rosolini.

All'interno del progetto abbiamo pensato di creare un laboratorio di scrittura che coinvolgesse il mondo di internet e le tecniche della multimedialità, creando un blog che sarà appunto un piccolo diario di viaggio, su cui appuntare le varie tappe del nostro cammino, che durerà da aprile a giugno 2009, ma anche i nostri pensieri, emozioni, considerazioni, idee.


Al lavoro!